Bonus Amianto 2021: come funziona e requisiti

Per ottenere il bonus sullo smaltimento dell’eternit, le imprese potranno decidere di eseguire interventi di smaltimento di tutte le tipologie di amianto su qualsiasi edificio, manufatto o costruzione sul territorio italiano.L’eternit, un materiale che all’inizio si prestava in molti impieghi per la sua versatilità, purtroppo si è rivelato nel tempo molto pericoloso: le fibre di amianto possono infatti causare tumori del polmone e mesoteliomi. L’eternit è un materiale che diventa pericoloso nel momento si danneggia causando la perdita di fibre che, se inalate, possono entrare in profondità nei polmoni dai quali non vengono più espulse. Una delle caratteristiche più apprezzate di questo materiale, la resistenza, fa sì che restino nei polmoni per molti anni provocando infiammazioni che possono causare patologie irreversibili. Le imprese che seguiranno le regole sulla rimozione della sostanza dannosa, avranno diritto a ricevere un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute che potranno poi detrarre con la Dichiarazione dei Redditi in 3 anni, con 3 quote di pari importo.Gli interventi per lo smaltimento di amianto in lastre, coperture in eternit, tubi, canalizzazioni, sistemi di coibentazione industriale, strumenti per trasporto e stoccaggio di fluidi, devono essere conformi alle disposizioni del Ministero dell’Ambiente (oggi Ministero della Transizione Ecologica) per essere ammessi a usufruire del Bonus Amianto 2021. Il Bonus Amianto 2021 nella misura tradizionale del 50%, può essere potenziato con il Superbonus 110%. Sarà possibile includere nella spesa complessiva anche pagamenti relativi a consulenze professionali e perizie tecniche. La somma massima spendibile per le consulenze però, dovrà essere di massimo 10.000 euro, e comunque non dovrà superare il 10% della somma complessiva. L’importo totale che sarà possibile detrarre, va da un minimo di 20.000 euro fino ad un massimo di 40.000 euro. Lo smaltimento dell’eternit rientra tra gli interventi ammissibili per accedere al maxi-bonus ed è considerato come lavoro trainante ovvero, potrà essere eseguito singolarmente. Potranno essere abbinati altri lavori trainati, e quindi secondari come l’installazione di pannelli fotovoltaici o l’acquisto di colonnine di ricarica elettriche. La condizione principale, come per tutti gli altri lavori legati al Super-Ecobonus 110%, è che gli interventi comportino un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio. Sarà necessario che questo raggiunga la classe energetica più alta, o che almeno faccia un salto di due classi rispetto a prima.

Ing. Alberto Gambini